Petracca: promuovere l’Irpinia del vino

Petracca: promuovere l’Irpinia del vino

«Non si dice nulla di nuovo quando si dichiara che la vitivinicoltura rappresenta per l’Irpinia una vera eccellenza. Ma questa eccellenza va fatta conoscere al mondo attraverso un piano mirato di valorizzazione e promozione. E’ un tassello che finora è mancato. Le opportunità contenute nella nuova programmazione comunitaria vanno perciò indirizzate in questa direzione». Lo ha dichiarato Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, intervenendo al convegno “L’Irpinia del vino tra mercato locale e mercato globale” promosso dalla Direzione Generale per le Politiche Agricole della Regione Campania in corso di svolgimento presso l’Auditorium Bper di Collina Liguorini ad Avellino.

«Come Commissione Agricoltura – ha continuato Petracca – abbiamo avviato una fase di ascolto con i Consorzi di Tutela, a partire proprio da quello di Avellino. Da questi incontri sono emerse alcune delle criticità che attraversano il comparto e che non sono state risolte nelle precedenti programmazioni comunitarie. Il nuovo PSR 2014/2020 ha avuto la sua gestazione nella precedente legislatura. Quello approvato è un piano fortemente emendato dalla Commissione Europea. Stiamo provando ad apportare dei miglioramenti in fase di scrittura dei criteri selettivi e dei primi bandi con l’obiettivo di avere misure quanto più aderenti alle esigenze del sistema produttivo».

«Anche ai fini di una commercializzazione più efficace – ha concluso il presidente Petracca – emerge con forza l’esigenza di un’azione di promozione più stringente rispetto a quanto accaduto nel passato. E’ necessario uno scatto in avanti: da un lato le imprese devono avere una maggiore capacità di dialogo attraverso forme associative e dall’altro le istituzioni devono saper accompagnare questi percorsi in maniera adeguata. Se negli anni passati questo incrocio non si è registrato, adesso abbiamo il dovere di creare le condizioni perché finalmente si possano ottenere risultati all’altezza della qualità delle nostre produzioni vitivinicole».

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